Andrew Howe

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Andrew Howe
Andrew Howe al Golden Gala 2007
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 184 cm
Peso 73 kg
Atletica leggera
Specialità Salto in lungo, velocità
Società Aeronautica Militare
Termine carriera 2023
Record
60 m 6"78 (indoor - 2011)
100 m 10"27 (2006)
200 m 20"28 Miglior prestazione nazionale under 20 (2004)
200 m 21"10 (indoor - 2003)
400 m 45"70 (2011)
Alto 2,06 m (2000)
Lungo 8,47 m Record nazionale (2007)
Lungo 8,30 m (indoor - 2007)
Triplo 16,27 m Miglior prestazione nazionale under 18 (2002)
Triplo 16,06 m (indoor - 2003)
Carriera
Società
1998-2003 Studentesca Cariri
2004-2023Aeronautica Militare
Nazionale
2004-2023Bandiera dell'Italia Italia17
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Mondiali 0 1 0
Mondiali indoor 0 0 1
Europei 1 0 0
Europei indoor 1 0 0
Mondiali U20 2 0 0
Mondiali U18 0 0 1

Per maggiori dettagli vedi qui

Statistiche aggiornate al 6 luglio 2022

Andrew Curtis Howe (Los Angeles, 12 maggio 1985) è un lunghista e velocista italiano, detentore del record nazionale del salto in lungo (8,47 m).

In carriera, nel salto in lungo, è stato campione europeo a Göteborg 2006 e campione europeo indoor a Birmingham 2007, nonché vicecampione mondiale a Osaka 2007. A livello giovanile è stato campione mondiale under 20 a Grosseto 2004 sia nel salto in lungo che nei 200 metri piani e detiene tutt'oggi le migliori prestazioni italiane under 16, under 20 e under 23 del salto in lungo.

Fa parte del gruppo sportivo dell'Aeronautica Militare ed è allenato da Maria Chiara Milardi; in precedenza era allenato dalla madre ed ex ostacolista René Felton.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Gli inizi[modifica | modifica wikitesto]

Andrew Curtis Howe è nato a Los Angeles, in California, il 12 maggio del 1985 figlio di Andrew Howe, calciatore statunitense di origini tedesche, e di René Felton, un'ostacolista statunitense. La coppia si lascia quando il bambino ha diciotto mesi.

Nel 1990 René Felton si sposa in seconde nozze con un italiano, Ugo Besozzi di Castelbesozzo (un saltatore con l'asta), e si trasferisce a Rieti, assieme al figlioletto di cinque anni. Andrew e la madre divengono così cittadini italiani.

A livello giovanile Andrew Howe pratica diverse discipline sportive tra cui tennis, calcio e pallacanestro, per poi entrare nella società reatina dell'Atletica Studentesca CA.RI.RI. e dedicarsi alle varie specialità dell'atletica leggera, dai 110 metri ostacoli ai salti, sempre seguito dalla madre, che ne è l'allenatrice.

Emerge a 15 anni anche nel salto in alto, superando i 2,05 m. All'epoca usava il cognome del secondo marito della madre ed era perciò conosciuto come Andrew Howe Besozzi o semplicemente Andrew Besozzi[1].

Nel 2000 vince il titolo italiano cadetti nel salto in lungo stabilendo con la misura di 7,52 metri il nuovo primato italiano di categoria.

Nel 2001 ai Mondiali allievi di Debrecen (Ungheria), il sedicenne Andrew Howe si mette in luce vincendo la medaglia di bronzo nel salto in lungo con la misura di 7,61 m, nuovo record italiano allievi (esce in batteria con la staffetta svedese).

Nel 2002 partecipa da allievo ai Mondiali juniores di Kingston in Giamaica correndo come staffettista nella 4x100 m che conclude la finale al quinto posto.

Lo stesso anno fa doppietta di medaglie d'oro alle Gymnasiadi in Francia a Caen vincendo sia nel salto triplo che con la staffetta svedese.

Ai campionati italiani allievi, diventa campione sia nel salto in lungo indoor che con la staffetta 4x400 m all'aperto.

Il 2003 lo vede correre in staffetta 4x100 m agli Europei juniores di Tampere (Finlandia) finendo al quarto posto.

Altro titolo italiano, questa volta sui 200 m, in occasione dei nazionali juniores.

2004-2005: il doppio titolo ai Mondiali under 20[modifica | modifica wikitesto]

Howe impegnato nei 200 metri ai Mondiali di Helsinki 2005

Nel 2004 in Italia (prima fa doppietta 200 m-lungo agli italiani juniores) e poi ai Mondiali juniores di Grosseto, il giovane atleta italiano si impone all'attenzione internazionale aggiudicandosi la doppia medaglia d'oro sui 200 metri piani (con il personale di 20"28, miglior tempo italiano dell'anno e primato europeo juniores) e nel salto in lungo (8,11 m, anche in questo caso suo nuovo primato personale).

Un mese dopo la rassegna iridata juniores, Andrew Howe fa il suo esordio nella Nazionale assoluta direttamente ai Giochi olimpici di Atene 2004. Passa il primo turno di qualificazione dei 200 m con il tempo di 20"55, ma il riacutizzarsi di un dolore al piede lo frena nella gara successiva, dove finisce ultimo in 21"17, mancando la qualificazione alle semifinali[2].

Anche ai Mondiali del 2005 ad Helsinki si ferma al secondo turno dei 200 m; passato il primo turno con 21"08, nel secondo è sesto in 21"19[3], tempo non sufficiente per la qualificazione alla semifinale. Nonostante il cattivo stato di forma di quei giorni, è inserito a sorpresa nella staffetta 4×100 metri, ma il quartetto italiano (composto da Luca Verdecchia, Simone Collio, Massimiliano Donati e lo stesso Andrew Howe) viene eliminato e poi anche squalificato nelle batterie[2].

2006: l'oro agli Europei di Göteborg[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2006 Andrew Howe prima diventa campione italiano assoluto indoor nel salto in lungo e dopo vince la prima medaglia in una competizione internazionale seniores, conquistando in Russia ai Mondiali indoor di Mosca il bronzo nel salto in lungo con la misura di 8,19 m, preceduto dal ghanese Ignisious Gaisah e dal panamense Irving Saladino, rispettivamente oro e argento[4].

Alla ripresa delle gare all'aperto si cimenta anche sui 400 metri piani, stabilendo il suo primato personale di 46"03 a Rieti e correndo nella staffetta 4×400 metri (esperienza poi mai più ripetuta, col terzo posto finale) nella Coppa Europa di Malaga, manifestazione dove si impone nella gara di salto in lungo con la misura di 8,29 m.

Il 14 luglio partecipa al prestigioso Golden Gala di Roma che si svolge allo Stadio Olimpico arrivando terzo nel salto in lungo con il suo nuovo primato di 8,41 m, a soli due centimetri dal record italiano detenuto da Giovanni Evangelisti[5].

Qualche settimana dopo, agli Europei di Göteborg, arriva per Andrew Howe la definitiva consacrazione sportiva con il titolo del salto in lungo vinto con la misura di 8,20 m, precedendo il britannico Greg Rutherford (8,13 m) e il campione uscente, l'ucraino Oleksiy Lukashevych[6].

Nel mese di settembre partecipa in Grecia ad Atene alla Coppa del mondo terminando al secondo posto nel lungo.

2007: l'argento ai Mondiali di Osaka[modifica | modifica wikitesto]

Howe festeggia l'argento di Osaka 2007

Inizia il 2007 vincendo due titoli italiani assoluti indoor ad Ancona, salto in lungo e staffetta 4x200 metri.

Agli Europei indoor, tenutisi a Birmingham in Gran Bretagna nel 2007, si aggiudica la medaglia d'oro saltando al quinto turno 8,30 m (nuovo primato italiano promesse al coperto), misura con la quale migliora di 4 centimetri il trentennale primato italiano seniores al coperto detenuto fino ad allora da Evangelisti (stabilito nel 1987)[7].

Howe decide di concentrare il suo talento sul salto in lungo, pur non accantonando del tutto la velocità (100, 200 e 400 m, peraltro senza mai dare l'impressione di aver optato per un vero progetto, anche a causa dei ricorrenti infortuni).

Il 23 e 24 giugno, all'Arena Civica di Milano, Andrew partecipa con la rappresentativa italiana alla First League di Coppa Europa nella quale si aggiudica il secondo posto nel salto in lungo con la misura di 7,95 m e il primo gradino del podio con la staffetta 4×100 m[8]. Con le sue prestazioni contribuisce al primo posto della Nazionale italiana maschile, che si aggiudica la promozione in Super League, la massima serie della Coppa Europa[9].

In seguito vince in Germania nel lungo alle World Athletic Final di Stoccarda.

Il 2 luglio vince l'Athens Grand Prix con la misura di 8,17 m[10].

Il 13 luglio si aggiudica la prova di salto in lungo al Golden Gala di Roma con 8,12 m[11] e a distanza di qualche giorno vince anche i campionati italiani assoluti a Padova con la misura di 8,40 m (con vento a favore oltre il limite)[12], oltre ad imporsi anche sui 200 metri. Nell'ultimo test pre-mondiale, a Rieti, prima della partenza per Kōbe per la preparazione dei mondiali, ottiene 8,19 m (con un tentativo, non misurato, di circa 8,40 m, per un'infrazione millimetrica alla battuta)[13].

Il 30 agosto ai Mondiali di Osaka in Giappone, Howe si aggiudica l'argento stabilendo, dopo quello al coperto, il nuovo record italiano di salto in lungo all'aperto con 8,47 m. Howe per tutta la gara oscilla fra il quarto e il sesto posto, ma proprio all'ultima prova dà il meglio e con il salto da record (anche nuovo primato italiano promesse) si piazza in testa alla gara; all'ultimo salto della competizione il panamense Irving Saladino lo sorpassa nuovamente con la misura di 8,57 m. In seguito Howe dichiara di essere comunque estremamente contento della medaglia d'argento[14].

2008-2009: gli infortuni e i Giochi olimpici di Pechino[modifica | modifica wikitesto]

Il 2008 inizia sotto buoni auspici per Howe, pronto per la seconda volta in carriera a partecipare alle Olimpiadi.

Il 23 febbraio a Genova si laurea vicecampione italiano assoluto indoor nel lungo.

Il 6 giugno ai Bislett Games di Oslo (Norvegia) si classifica secondo ottenendo il suo primato stagionale, con la misura di 8,16 m[15].

Il 22 giugno partecipa alla gara dei 200 metri in occasione della Coppa Europa di Annecy, ma a metà rettilineo un infortunio muscolare lo costringe a chiudere la gara praticamente al passo, terminando in 20"88[16].
L'infortunio in Coppa Europa ne pregiudica la preparazione olimpica, a cui Howe arriva dopo due mesi di assenza dalle competizioni[17].

Il 16 agosto ai Giochi olimpici di Pechino partecipa al turno di qualificazione del salto in lungo ma viene eliminato con 7,81 m, misura non sufficiente per entrare in finale e ottenuta alla seconda prova dopo il 7,73 della prima e un nullo finale[18].

Il 29 agosto del 2008 gareggia in Svizzera a Zurigo nel Weltklasse Zürich finendo al secondo posto[19].

Anche il 2009, così come l'anno precedente, viene condizionato da un nuovo infortunio a cui Howe incorre durante una gara di salto in lungo a Mosca in febbraio. La lesione muscolare a carico del bicipite femorale destro lo costringe così a un periodo di riposo e di fisioterapia[20].

Il 28 luglio rientra alle gare al Meeting Herculis di Monaco, tappa dello IAAF Super Grand Prix, saltando 7,85 m[21]. Qualche giorno più tardi partecipa a una gara di lungo a Grosseto saltando 7,83 m; vista la precaria condizione e il continuo dolore che ne pregiudica l'attività agonistica decide, in accordo con la federazione, di non partecipare ai Mondiali di Berlino (Germania)[22]. Il 1º settembre viene operato al tendine d'achille sinistro a Turku, in Finlandia[23].

2010: il ritorno alle gare[modifica | modifica wikitesto]

Howe torna a gareggiare nella primavera del 2010 disputando una gara di 100 metri in occasione dei campionati italiani assoluti di società tenutisi nello stadio di Casal del Marmo a Roma, vincendo la sua serie in 10"29 in una gara condizionata dalla pioggia[24].

Il 30 maggio gareggia nella sua Rieti, disputando sia i 100 che i 200 metri. Nei 100 metri fa registrare un tempo di 10"30, preceduto solo da Giovanni Tomasicchio con 10"25. Nella distanza doppia Howe corre in 20"71, realizzando così il miglior crono nazionale del 2010[25].

Il ritorno alla sua specialità, il salto in lungo, avviene il 30 giugno a Grosseto, in occasione dei campionati italiani assoluti. Howe vince il titolo nazionale con un ultimo decisivo salto di 8,16 m, la quinta prestazione europea dell'anno a soli 11 cm dalla miglior prestazione del tedesco Christian Reif (8,27 m)[26].

Il 17 luglio partecipa e vince nella sua disciplina la IX edizione del Meeting Internazionale Città di Velletri, con un salto di 7,92 m[27].

Il 30 luglio si presenta agli Europei di Barcellona (Spagna), saltando al primo tentativo 8,15 m e qualificandosi per la finale. Tuttavia, due giorni dopo, la condizione non ancora ottimale lo relega al 5º posto con una misura di 8,12 m[28].

Il 20 agosto del 2010 al Weltklasse Zürich giunge quinto nel salto in lungo[29].

Smaltita la delusione dei campionati europei, Howe si prende una parziale rivincita il 9 settembre al Meeting Notturna di Milano dove gareggia nei 200 m. Il tempo con cui l'azzurro vince la prova è di 20"30, a soli 2 centesimi dal suo primato sulla distanza, che risale ai Mondiali juniores del 2004[30].

2011: un nuovo grave infortunio[modifica | modifica wikitesto]

La stagione 2011 per l'atleta dell'Aeronautica si apre con una gara al Banca Marche Meeting di Ancona sui 60 m, specialità finora inedita per Howe. Vince la sua batteria e stabilisce il proprio primato personale in 6"78, rinunciando poi alla finale per via di una condizione fisica non ancora ottimale[31].

La prima gara outdoor dell'anno Howe la disputa il 9 maggio al Meeting Graziano della Valle di Pavia, dove si cimenta sui 400 m, specialità dove non aveva più gareggiato dopo il 46"03 del 2006. Il tempo con cui Howe vince la prova, precedendo il campione italiano in carica della specialità Marco Vistalli, è di 45"70 e rappresenta pertanto il nuovo primato personale per l'atleta reatino[32].

Il 26 maggio partecipa al Golden Gala di Roma, aggiudicandosi la gara dei 200 m con il tempo di 20"31, migliore prestazione europea della stagione[33].

Il 25 giugno, giunge 2º ai campionati italiani assoluti (in cui diventa campione italiano sui 200 metri), con un modesto 7,68 m alle spalle di Stefano Dacastello. A fine gara, in un'intervista alla giornalista Rai Elisabetta Caporale, dichiara che quella sarebbe stata la sua ultima gara nel salto in lungo, con conseguente definitiva rinuncia ai Mondiali di Taegu in Corea del Sud (per i quali, per altro, avrebbe dovuto ottenere il minimo di qualificazione di 8,20 m). Howe dichiara, inoltre, che dal quel giorno si sarebbe dedicato solo alla velocità[34].

Il 27 luglio a Rieti, nel corso di un allenamento, si infortuna. La diagnosi è rottura subtotale del tendine di Achille sinistro (già operato due anni prima in Finlandia). Ne risulta compromessa la stagione agonistica. Viene operato il giorno successivo a Perugia[35].

2012: la mancata convocazione ai Giochi olimpici di Londra[modifica | modifica wikitesto]

Il suo rientro all'attività agonistica avviene al meeting di Doha l'11 maggio del 2012, in vista di una sua auspicata partecipazione ai Giochi olimpici di Londra. Tuttavia le deludenti prestazioni ottenute (8º con la misura di 7,16 m) confermano le sue attuali difficoltà fisiche[36], dovute in particolar modo ad un persistente dolore al tendine[37].

Tenta tardivamente di qualificarsi per i Giochi di Londra sui 200 m, ottenendo un tempo di 20"85 ad Aosta e poi diventando campione italiano assoluto a Bressanone l'8 luglio, ultimo giorno utile per ottenere il minimo B richiesto dalla FIDAL per la convocazione olimpica. Dopo aver ottenuto la qualificazione in batteria con il tempo di 21"03, condizionato da un fortissimo vento contrario (-4,5 m/s), Howe si impone in finale con 20"76, prestazione nuovamente segnata da un netto vento contrario (-1,9 m/s), ad 11 centesimi dal minimo di 20"65 richiesto[38].

Howe non viene così convocato dalla FIDAL per i Giochi olimpici, nonostante l'atleta reatino possa vantare il minimo A dei 200 m, richiesto dalla IAAF e raggiunto nel 2011[39]. Non è selezionato nemmeno per la staffetta veloce, non avendo dato la propria disponibilità ai raduni preolimpici, in virtù del suo stato di forma non ancora ottimale, dovuto al lungo infortunio[40].

2013-2016: il ritorno alle gare[modifica | modifica wikitesto]

Nell'estate del 2013, dopo oltre un anno, ritorna a gareggiare il 31 agosto in occasione del DécaNation di Valence in Francia[41] con un miglior risultato di 7,43 m.

Il 29 settembre partecipa agli assoluti societari vincendo il tricolore con la Studentesca Rieti[42].

Nel 2014, anno in cui affronta soltanto gare di velocità su 100-200-300 metri (non disputandone invece nessuna nel salto in lungo), Andrew Howe prende parte alla 10ª edizione del programma televisivo Ballando con le stelle (Rai 1), classificandosi in seconda posizione al fianco della ballerina Sara Di Vaira, dietro la coppia vincitrice formata dall'atleta paralimpica Giusy Versace e il ballerino Raimondo Todaro.

Il 29 luglio del 2015 subisce uno stiramento muscolare[43].

Dopo quasi 2 anni e mezzo, nell'inverno del 2016 ritorna a gareggiare a livello agonistico al coperto, il 14 febbraio a Göteborg in occasione del Meeting indoor HäcXksan, usando per la prima volta come piede di stacco il destro[44].

Il 29 aprile negli U.S.A. ad Irvine in California ottiene con 7,38 m la sua migliore misura all'aperto impiegando il nuovo piede di stacco[45].

Il 25 giugno gareggia nella finale del salto in lungo agli assoluti di Rieti (ritorno per lui agli assoluti dopo 4 anni dall'ultima apparizione), finendo al quinto posto col suo nuovo personale stagionale di 7,56 metri dopo il 7,52 m ottenuto il giorno prima in fase di qualificazione.

2023: L'annuncio del ritiro la ripresa dell'attività[modifica | modifica wikitesto]

Il 7 gennaio 2023, durante la trasmissione Verissimo, ha annunciato la fine della sua carriera spiegando di volersi dedicare al ruolo di allenatore.[46]

Il 18 settembre 2023, dopo 14 mesi di assenza dalle competizioni ufficiali, annuncia di voler riprendere l'attività agonistica e viente tesserato per la Studentesca Rieti Andrea Milardi.[47] Il rientro avviene all'età di 38 anni.[47]

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

  • In quanto vincitore del titolo europeo seniores (sia outdoor a Göteborg 2006 che indoor a Birmingham 2007), è stato già inserito, come atleta ancora in attività, nella Hall of Fame della FIDAL.
  • È presente nella top ten dei migliori atleti italiani di sempre in 2 specialità diverse: 200 metri e salto in lungo.
  • Detiene 20 record italiani, di cui 2 assoluti e i restanti 18 giovanili (la metà di questi nella categoria allievi).
  • Ha vinto in carriera 14 titoli italiani in 4 specialità diverse: 200 m, salto in lungo, 4x200 m e 4x400 m.

Record nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Andrew Howe sul podio dei Mondiali di Osaka 2007
Seniores
Promesse (under 23)
Juniores (under 20)
  • 150 metri piani (manuale): 15"30 (Bandiera dell'Italia Roma, 25 aprile 2004)[48]
  • 200 metri piani: 20"28 (Bandiera dell'Italia Grosseto, 16 luglio 2004)[48]
Allievi (under 18)
  • 100 iarde: 9"88 (Bandiera dell'Italia Mondovì, 1º maggio 2002)[48]
  • 150 metri piani (manuale): 15"80 (Bandiera dell'Italia Rieti, 9 maggio 2001)[48]
  • 110 metri ostacoli (106 cm): 14"65 (Bandiera della Danimarca Copenaghen, 21 settembre 2002)[48]
  • Staffetta svedese: 1'53"05 (Bandiera della Francia Caen, 2 giugno 2002) (Fabio Micheletti, Federico De Giovanni, Andrew Howe, Edoardo Conti)[48]
  • Salto triplo: 16,27 m (Bandiera della Francia Caen, 30 maggio 2002)[48]
  • 200 metri piani indoor: 21"61 (Bandiera dell'Italia Ancona, 2 febbraio 2002)[49]
  • 60 metri ostacoli indoor (1.00 m): 8"27 (Bandiera dell'Italia Roma, 13 gennaio 2001)[49]
  • Salto in lungo indoor: 7,52 m (Bandiera dell'Italia Ancona, 4 febbraio 2001)[49]
Cadetti (under 16)
  • 150 metri piani (manuale): 16"30 (Bandiera dell'Italia Rieti, 4 ottobre 2000)[48]
  • Salto in lungo: 7,52 m (Bandiera dell'Italia Fano, 7 ottobre 2000)[48]
  • Salto triplo: 15,10 m (Bandiera dell'Italia Rieti, 24 ottobre 2000)[48]
  • Tetrathlon (100 m hs, Salto in alto, Tiro del giavellotto, 600 m): 3344 p. (Bandiera dell'Italia Rieti, 17 settembre 2000)[48]

Progressione[modifica | modifica wikitesto]

Andrew Howe, Antonietta Di Martino e Vanessa Ferrari davanti al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel 2007

100 metri piani[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Tempo Luogo Data Rank. Mond.
2020 10"3 m Bandiera dell'Italia Rieti 8-8-2020
2019 10"75 Bandiera dell'Italia Firenze 15-6-2019
2018 10"38 Bandiera dell'Italia Rieti 26-5-2018
2014 10"48 Bandiera dell'Italia Rieti 10-5-2014
2013 10"53 Bandiera dell'Italia Rieti 28-9-2013
2010 10"30 Bandiera dell'Italia Rieti 30-5-2010
2007 10"37 Bandiera dell'Italia Olbia 21-7-2007
2006 10"27 Bandiera dell'Italia Isili 2-9-2006
2003 10"58 Bandiera dell'Italia Roma 24-5-2003
2002 10"68 Bandiera dell'Italia Clusone 29-6-2002
2001 10"65 Bandiera dell'Italia Rieti 6-10-2001

200 metri piani[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Tempo Luogo Data Rank. Mond.
2019 20"83 Bandiera dell'Italia Bressanone 28-7-2019
2018 20"47 Bandiera dell'Italia Rieti 8-7-2018
2016 21"16 Bandiera della Svezia Göteborg 3-7-2016
2014 20"78 Bandiera dell'Italia Rieti 29-6-2014 229º
2012 20"76 Bandiera dell'Italia Bressanone 8-7-2012 201º
2011 20"31 Bandiera dell'Italia Roma 26-5-2011 22º
2010 20"30 Bandiera dell'Italia Milano 9-9-2010 18º
2008 20"88 Bandiera della Francia Annecy 22-6-2008 200º
2007 20"53 Bandiera dell'Italia Padova 28-7-2007 63º
2005 20"52 Bandiera dell'Italia Viareggio 27-7-2005 47º
2004 20"28 Bandiera dell'Italia Grosseto 16-7-2004 17º
2003 21"03 Bandiera dell'Italia Bressanone 8-6-2003 293º
2002 21"15 Bandiera dell'Italia Clusone 30-6-2002 387º
2001 20"99 Bandiera dell'Italia Bressanone 3-6-2001 250º

Salto in lungo[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Misura Luogo Data Rank. Mond.
2021 7,75 m Bandiera dell'Italia Rieti 23-4-2021
2020 7,66 m Bandiera dell'Italia Rieti 4-7-2020
2018 7,36 m Bandiera dell'Italia Rieti 27-5-2018
2017 7,66 m Bandiera della Svizzera Chiasso 17-6-2017
2016 7,56 m Bandiera dell'Italia Rieti 25-6-2016
2013 7,43 m Bandiera della Francia Valence 31-8-2013
2012 7,16 m Bandiera del Qatar Doha 11-5-2012 801º
2011 7,68 m Bandiera dell'Italia Torino 25-6-2011 258º
2010 8,16 m Bandiera dell'Italia Grosseto 30-6-2010 23º
2009 7,85 m Bandiera di Monaco Monaco 28-7-2009 131º
2008 8,16 m Bandiera della Norvegia Oslo 6-6-2008 24º
2007 8,47 m Bandiera del Giappone Osaka 30-8-2007
2006 8,41 m Bandiera dell'Italia Roma 14-7-2006
2005 8,02 m Bandiera dell'Italia Eboli 17-9-2005 45º
2004 8,11 m Bandiera dell'Italia Grosseto 14-7-2004 40º
2003 7,47 m Bandiera dell'Italia Roma 31-5-2003 484º
2002 7,38 m Bandiera dell'Italia Gorizia 6-7-2002 686º
2001 7,61 m Bandiera dell'Ungheria Debrecen 13-7-2001 270º
2000 7,52 m Bandiera dell'Italia Fano 7-10-2000 413º

Salto in lungo indoor[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Misura Luogo Data Rank. Mond.
2017/18 7,70 m Bandiera dell'Italia Ancona 17-2-2018
2016/17 8,01 m Bandiera dell'Italia Ancona 18-2-2017 13º
2015/16 7,54 m Bandiera della Svezia Göteborg 14-2-2016
2008/09 8,02 m Bandiera della Russia Mosca 1-2-2009 14º
2007/08 7,71 m Bandiera dell'Italia Genova 23-2-2008 101º
2006/07 8,30 m Bandiera del Regno Unito Birmingham 4-3-2007
2005/06 8,19 m Bandiera della Russia Mosca 11-3-2006
2002/03 7,63 m Bandiera dell'Italia Ancona 25-1-2003 112º
2001/02 7,25 m Bandiera dell'Italia Ancona 3-2-2002 271º
2000/01 7,52 m Bandiera dell'Italia Ancona 4-2-2001 174º

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Andrew Howe (il secondo da sinistra), con la staffetta 4×100 m italiana nel 2006
Anno Manifestazione Sede Evento Risultato Prestazione Note
2001 Mondiali U18 Bandiera dell'Ungheria Debrecen Salto in lungo   Bronzo 7,61 m Miglior prestazione nazionale under 18[50]
Staff. svedese Batteria 1'56"74 [51]
2002 Mondiali U20 Bandiera della Giamaica Kingston 4×100 m 39"86 [52]
2003 Europei U20 Bandiera della Finlandia Tampere 4×100 m 41"19 [53]
2004 Mondiali U20 Bandiera dell'Italia Grosseto 200 m piani   Oro 20"28 Miglior prestazione nazionale under 20[54]
Salto in lungo   Oro 8,11 m Miglior prestazione nazionale under 20[54]
Giochi olimpici Bandiera della Grecia Atene 200 m piani Quarti di finale 21"17 [2]
2005 Mondiali Bandiera della Finlandia Helsinki 200 m piani Quarti di finale 21"19 [3]
4×100 m Batteria dq [2]
2006 Mondiali indoor Bandiera della Russia Mosca Salto in lungo   Bronzo 8,19 m Miglior prestazione personale[4]
Europei Bandiera della Svezia Göteborg Salto in lungo   Oro 8,20 m [6]
2007 Europei indoor Bandiera del Regno Unito Birmingham Salto in lungo   Oro 8,30 m Record nazionale[7]
Mondiali Bandiera del Giappone Osaka Salto in lungo   Argento 8,47 m Record nazionale[14]
2008 Giochi olimpici Bandiera della Cina Pechino Salto in lungo 20º (q) 7,81 m [18]
2010 Europei Bandiera della Spagna Barcellona Salto in lungo 8,12 m [28]
2017 Europei indoor Bandiera della Serbia Belgrado Salto in lungo 10º (q) 7,71 m
2018 Europei Bandiera della Germania Berlino 200 m piani Semifinale 20"78
2019 World Relays Bandiera del Giappone Yokohama 4×400 m mista 3'20"28 [55]

Campionati nazionali[modifica | modifica wikitesto]

2000
  •   Oro ai campionati italiani cadetti (Fano), salto in lungo - 7,52 m[56] Miglior prestazione personale
2002
  •   Oro ai campionati italiani allievi indoor (Ancona), salto in lungo - 7,25 m[57] Miglior prestazione personale stagionale
  •   Oro ai campionati italiani allievi (Torino), 4×400 m[58]
2003
  •   Oro ai campionati italiani juniores (Bressanone), 200 m piani - 21"03[59]
2004
  •   Oro ai campionati italiani juniores (Rieti), 200 m piani - 21"17[60]
  •   Oro ai campionati italiani juniores (Rieti), salto in lungo - 8,04 m[61]
2006
2007
2008
2010
2011
2012
2016

Altre competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

2002
2006
2007


2008
2010
2011
2013

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Attività extrasportive e vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gaia Piccardi, Howe, l'amico italiano «Io non temo i marziani», Corriere.it, 24 agosto 2004
  2. ^ a b c d La città di Rieti celebra Andrew Howe Archiviato il 29 ottobre 2014 in Internet Archive., IlGiornalediRieti.it, 10 maggio 2007
  3. ^ a b Azzurri 2005 - Rappresentativa Assoluta Uomini - Howe Andrew, FIDAL.it
  4. ^ a b (EN) Risultati salto in lungo, Mosca 2006, IAAF.org
  5. ^ a b Golden Gala, Wariner è superbo, ma c'è Howe (8,41), FIDAL.it, 14 luglio 2006
  6. ^ a b Gabriele Gentili, Oro per Howe! A Goteborg lungo tutto azzurro, FIDAL.it, 8 agosto 2006
  7. ^ a b Marco Sicari, Straripante Howe, oro con record (8,30), FIDAL.it, 4 marzo 2007
  8. ^ a b c L'Italia vola, Bettinelli 2,30 e Romagnolo record, FIDAL.it, 23 giugno 2007
  9. ^ Marco Sicari, Milano bacia l'Italia, Rosa e Di Martino record, FIDAL.it, 24 giugno 2007
  10. ^ Il riscatto di Howe, Eurosport.com, 2 luglio 2007
  11. ^ a b Marco Buccellato, Golden Gala: Howe vince ancora, Powell sublime, FIDAL.it, 14 luglio 2007
  12. ^ a b Marco Sicari, Assoluti, Howe nel vento a 8,40, Di Martino OK, FIDAL.it, 27 luglio 2007
  13. ^ Marco Sicari, Howe saluta con 8,19: da domani in Giappone, FIDAL.it, 11 agosto 2007
  14. ^ a b Francesco Liello, Howe, argento da record "Lo inseguivo da due anni", Gazzetta.it, 30 agosto 2007
  15. ^ a b Howe si migliora a Oslo: 8,16, FIDAL.it, 6 giugno 2008
  16. ^ a b Coppa Europa, Italia sesta, Howe si blocca, FIDAL.it, 24 giugno 2008
  17. ^ Pechino, Howe rilancia: "Sono pronto", FIDAL.it, 15 agosto 2008
  18. ^ a b Gabriele Gentili, Bolt re dei 100, eliminato Howe nel lungo, FIDAL.it, 17 agosto 2008
  19. ^ a b IAAF Golden League Risultati - Meeting di Zurigo - Weltklasse 2008 - Salto in lungo maschile Archiviato il 17 agosto 2016 in Internet Archive., Speciali.RaiSport.Rai.it
  20. ^ Lesione muscolare per Howe, FIDAL.it, 5 febbraio 2009
  21. ^ Howe rientra con 7,85 a Montecarlo, FIDAL.it, 28 luglio 2009
  22. ^ Pre-Mondiali: Howe 7,83, Gibilisco 5,50, FIDAL.it, 10 agosto 2009
  23. ^ Intervento chirurgico per Howe, FIDAL.it, 1º settembre 2009
  24. ^ Howe, 10.29 sotto la pioggia, FIDAL.it, 16 maggio 2010
  25. ^ Rieti, Howe 10.30 e 20.71, Tomasicchio 10.25, FIDAL.it, 30 maggio 2010
  26. ^ a b Alessio Giovannini, Assoluti super: Howe 8,16, Di Martino 2,01, FIDAL.it, 1º luglio 2010
  27. ^ Howe vince a Velletri, FIDAL.it, 18 luglio 2010
  28. ^ a b Europei: la 4x100 azzurra maschile è d'argento, solo 5º Andrew Howe Archiviato il 29 ottobre 2014 in Internet Archive., IlSalvagente.it, 1º agosto 2010
  29. ^ a b Zurigo: vola Oliver, quinto Howe, FIDAL.it, 20 agosto 2010
  30. ^ Marco Sicari, Milano rilancia Howe: 20.30 nei 200 metri, FIDAL.it, 10 settembre 2010
  31. ^ Luca Cassai, Milani si migliora: 53.10 nei 400 di Ancona, FIDAL.it, 8 febbraio 2011
  32. ^ Pavia, Howe quattrocentista fa 45.70, FIDAL.it, 9 maggio 2011
  33. ^ a b Golden Gala Roma, Howe vince i 200, SportMediaset.it, 26 maggio 2011
  34. ^ Assoluti, Howe: "Basta con il lungo", FIDAL.it, 26 giugno 2011
  35. ^ Howe dice addio al mondiale. Rottura del tendine d'Achille, Repubblica.it, 27 luglio 2011
  36. ^ Andrew Howe esordio da incubo, DiCorsa.Corriere.it, 11 maggio 2012
  37. ^ Doha super ma Howe non decolla, FIDAL.it, 11 maggio 2012
  38. ^ a b Tamberi e Bencosme da Bressanone a Londra, FIDAL.it, 8 luglio 2012
  39. ^ Massimo Brignolo, Olimpiadi Londra 2012: la crociata pro Howe, una voce fuori dal coro Archiviato il 17 luglio 2012 in Internet Archive., Olimpiadi.BlogoSfere.it, 14 luglio 2012
  40. ^ Olimpiade 39 azzurri a Londra, FIDAL.it, 8 luglio 2012
  41. ^ a b a DécaNation Valence - Longueur M Finale, Bases.Athle.com
  42. ^ ACSI Italia e CaRiRi campioni d'Italia, FIDAL.it, 29 settembre 2013
  43. ^ Nuovo stop per Andrew Howe, 29 luglio 2015
  44. ^ A. G., Howe salta 7,54 in Svezia, FIDAL.it, 14 febbraio 2016
  45. ^ Atletica, Meeting Irvine, Andrew Howe salta 7,38 m, Repubblica.it, 30 aprile 2016
  46. ^ Si ritira Andrew Howe, su Agenzia Giornalistica Italia, 7 gennaio 2023. URL consultato il 7 gennaio 2023.
  47. ^ a b Atletica, Andrew Howe torna alle gare: “Voglio gli Europei di Roma”, su la Repubblica, 18 settembre 2023. URL consultato il 23 settembre 2023.
  48. ^ a b c d e f g h i j k l m Primati e migliori prestazioni italiane, FIDAL.it, 20 giugno 2016
  49. ^ a b c d e Primati e migliori prestazioni italiane indoor, FIDAL.it, 19 aprile 2016
  50. ^ (EN) 2nd IAAF/Westel World Youth Championships 2001 - Long Jump Boys - Final Result, IAAF.org
  51. ^ (EN) 2nd IAAF/Westel World Youth Championships 2001 - Medley Relay Boys - Heats Result, IAAF.org
  52. ^ Azzurri 2002 - Rappresentativa Juniores Uomini - Howe Andrew, FIDAL.it
  53. ^ Azzurri 2003 - Rappresentativa Juniores Uomini - Howe Andrew, FIDAL.it
  54. ^ a b Azzurri 2004 - Rappresentativa Juniores Uomini - Howe Andrew, FIDAL.it
  55. ^ In questa occasione ha gareggiato unicamente in batteria; il tempo indicato si riferisce alla finale.
  56. ^ Howe, piccolo Lewis d'Italia: a 15 anni salta 7.52, Gazzetta.it, 8 ottobre 2000
  57. ^ Graduatorie italiane indoor 2002 - Uomini - Lungo, FIDAL.it
  58. ^ Tricolori Allievi, nell\'ultima giornata brillano, FIDAL.it, 22 settembre 2002
  59. ^ Graduatorie italiane 2003 - Uomini - 200 metri, FIDAL.it
  60. ^ Graduatorie italiane 2004 - Uomini - 200 metri, FIDAL.it
  61. ^ Graduatorie italiane 2004 - Uomini - Lungo, FIDAL.it
  62. ^ Campionati italiani assoluti indoor 2006 - Salto in lungo uomini, FIDAL.it
  63. ^ Campionati italiani assoluti indoor 2007 - Salto in lungo uomini, FIDAL.it
  64. ^ Campionati italiani assoluti indoor 2007 - Staffetta 4x1 giro uomini, FIDAL.it
  65. ^ Campionati italiani individuali assoluti 2007 - 200 metri uomini, FIDAL.it
  66. ^ Campionati italiani assoluti indoor 2008 - Salto in lungo uomini, FIDAL.it
  67. ^ Campionati italiani individuali assoluti su pista 2011 - 200 m uomini, FIDAL.it
  68. ^ Campionati italiani individuali assoluti su pista 2011 - Lungo uomini, FIDAL.it
  69. ^ Campionati italiani individuali assoluti su pista 2016 - Salto in lungo uomini, FIDAL.it
  70. ^ Azzurri 2002 - Rappresentativa Scolastica Allievi - Howe Andrew, FIDAL.it
  71. ^ Liste italiane allievi di sempre - Staffetta mista (100+200+300+400 metri), FIDAL.it, 10 luglio 2015
  72. ^ (EN) European Cup Super League 2006 - Long Jump Men - Final, European-Athletics.org
  73. ^ (EN) European Cup Super League 2006 - 4x400 m Men Final, European-Athletics.org
  74. ^ Andrew Howe è secondo in Coppa del Mondo, FIDAL.it, 16 settembre 2006
  75. ^ Howe super: vince a Stoccarda con 8,35, FIDAL.it, 23 settembre 2007
  76. ^ Il campione olimpico Andrew Howe suona la batteria con i Craiving Archiviato l'8 aprile 2014 in Internet Archive., RomaNotizie.it
  77. ^ Andrew Howe + Mixhell in esclusiva per RS Archiviato l'8 aprile 2014 in Internet Archive., RollingStoneMagazine.it
  78. ^ Assolo di batteria dei Tool Archiviato il 29 marzo 2013 in Internet Archive., AndrewHowe.it, 29 gennaio 2009
  79. ^ Howe sabato torna in pedana: «Il salto è come un rock» Archiviato il 27 ottobre 2014 in Internet Archive., IlMessaggero.it
  80. ^ Lazio forever[collegamento interrotto], AndrewHowe.it, 30 gennaio 2010
  81. ^ Andrew Howe: "Sono laziale perché...", su sslazionews.it, 7 novembre 2012. URL consultato il 28 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 28 aprile 2019).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mauro Valeri, Black Italians: Atleti neri in maglia azzurra, Roma, Palombi Editori, 2006, ISBN 88-6060-039-1.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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