Istituto internazionale di storia sociale

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Istituto internazionale di storia sociale
Ubicazione
StatoBandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi
CittàAmsterdam
IndirizzoCruquiusweg 31, 1019 AT Amsterdam
SedeCacaopakhuis Koning Willem I
Dati generali
Nome istituzioneInternationaal Instituut voor Sociale Geschiedenis (IISG)
Tipologia funzionaleistituto di ricerca e archivio
Caratteristiche
Fondazione25 novembre 1935 e 1935
FondatoriNicolaas Wilhelmus Posthumus
Sito web ufficiale e Sito web ufficiale
Coordinate: 52°22′08.69″N 4°56′21.98″E / 52.36908°N 4.93944°E52.36908; 4.93944

L'Istituto internazionale di storia sociale (olandese: Internationaal Instituut voor Sociale Geschiedenis, in sigla: IISG) è un istituto di ricerca storica e archivio situato ad Amsterdam. Venne fondato nel 1935 da Nicolaas Posthumus. L'IISG fa parte dell'Accademia reale delle arti e delle scienze dei Paesi Bassi

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'istituto venne fondato nel 1935 dal ricercatore socialista Nicolaas Posthumus, che si dedicò alla raccolta di collezioni archivistiche in tutto il mondo. Nel 1940 durante l'Invasione tedesca dei Paesi Bassi Posthumus riuscì a trasferire a Londra una parte delle collezioni, mentre il resto venne trasferito in Germania per volontà dell'ideologo nazista Alfred Rosenberg[1].

Dopo la fine del conflitto una parte degli archivi sequestrati dai nazisti vennero ritrovati ad Hannover nel 1946 mentre quella parte che era stata trasportata in Unione sovietica è stata restituita solo nel 1991.

Fondi[modifica | modifica wikitesto]

L'Istituto internazionale di storia sociale è specializzato nella storia sociale e del Movimento operaio, inclusa quella dei paesi Bassi. Conserva (dati 2000) un milione di volumi, 2.400 periodici, tre milioni di file digitali e circa 2,300 fondi archivistici, tra i quali gli archivi di organizzazioni come Amnesty International, Confederación Nacional del Trabajo, Federazione anarchica iberica, Confederazione europea dei sindacati, Freedom Press, Greenpeace, International Confederation of Free Trade Unions, Partito socialista rivoluzionario russo, Internazionale Socialista, oltre alle carte personali di Emma Goldman, Karl Marx, Michail Bakunin, Max Nettlau, Lev Trotsky, Karl Kautsky, Ernest Mandel, e Sylvia Pankhurst e numerosi altri[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Kunink, p. 132.
  2. ^ Kloosterman.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Jaap Kloosterman, International Institute of Social History, in David H Stam (a cura di), International Dictionary of Library Histories, Chicago, Fitzroy Dearborn, 2001, p. 373–375, ISBN 978-1-57958-244-9. URL consultato il 24 agosto 2019.
  • Maria Kunink, Le carte della Rivoluzione. L'Istituto Internazionale di Storia Sociale di Amsterdam, nascita e sviluppo dal 1935 al 1947, Pantarei, 1998, ISBN 978-88-86591-02-7.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

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