La cicala (Lefebvre)

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«La Cigale, altra nudezza di Lefebvre: boscaglia di capegli, entro cui ti nasconderesti o battaglieresti, piedini condotti a perfezione immacolata, come di una fanciulla che abbia sempre camminato sulla bambagia senza conoscere mai e poi mai lo strettoio delle scarpe.»

La cicala
AutoreJules Joseph Lefebvre
Data1872
Tecnicaolio su tela
Dimensioni186,7×123,8 cm
UbicazioneNational Gallery of Victoria, Melbourne

La cicala (La Cigale) è un dipinto del pittore francese Jules Joseph Lefebvre, realizzato nel 1872. Il dipinto è oggi conservato alla National Gallery of Victoria, a Melbourne. Si tratta di un dipinto allegorico basato sulla celebre favola "La cicala e la formica".[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il quadro venne realizzato in un periodo nel quale il nudo femminile era molto popolare nel Salon parigino e venne esposto per la prima volta nel 1872.[3] Dopo la mostra al Salon, il dipinto passò da un acquirente all'altro fino al 2005, quando venne acquistato per 500.000 dollari dalla National Gallery of Victoria.[4][5]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il dipinto raffigura una donna in piedi, davanti ad un muro bianco. La donna è nuda e si morde un dito, come se avesse fame, mentre fissa con i suoi occhi lo spettatore. In una mano ella regge un velo bianco che non è abbastanza grande per coprirla.[6] Accanto a lei è presente una pianta che perde le proprie foglie: è un segno dell'inverno ormai alle porte. Il soggetto deriva dalla favola di Esopo “La cicala e la formica”, ripresa da Jean de La Fontaine. Quando Lefebvre espose il dipinto al Salon citò proprio un verso della versione di La Fontaine: “Quand la bise fut venue” (Quando venne il vento freddo del nord).[3] Esopo racconta che la formica lavorava durante l’estate per conservare le provviste per l’inverno, mentre la cicala cantava e ballava. Con l’arrivo del vento autunnale, la cicala, nuda, si rende conto della sua vulnerabilità di fronte ad una stagione invernale spoglia come lei. Si pensa che Lefebvre per realizzare quest'opera si fosse ispirato alla recente storia francese, come la sconfitta nella guerra franco-prussiana del 1870-1871, la mancanza di preparazione da parte di Napoleone III, la crisi economica e le vicende della Comune parigina.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giovanni Faldella, A Vienna gita con il lapis Giovanni Faldella, Libreria Luigi Beuf, 1874. URL consultato il 31 maggio 2021.
  2. ^ (EN) Works | NGV | View Work, su www.ngv.vic.gov.au. URL consultato il 31 maggio 2021.
  3. ^ a b (EN) The grasshopper - Jules Lefebvre, su Google Arts & Culture. URL consultato il 31 maggio 2021.
  4. ^ a b (EN) ‘La cigale’ (‘The grasshopper’) by Jules Joseph Lefebvre, 1872, su APHELIS, 10 gennaio 2015. URL consultato il 31 maggio 2021.
  5. ^ (EN) NGV unveils Chloe's 'sister', su The Age, 10 novembre 2005. URL consultato il 31 maggio 2021.
  6. ^ (EN) The Architect: A Weekly Illustrated Journal of Art, Civil Engineering and Building, Gilbert Wood & Company, Limited, 1883. URL consultato il 31 maggio 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Claude Vento, Les peintres de la femme, F. Dentu, 1888.
  • Earl Shinn, The Chefs-d'œuvre D'art of the International Exhibition, 1878, Gebbie & Barrie, 1880.
  • Earl Shinn, William Walton, Selected Pictures from the Art Treasures of America, Gebbie & Barrie, 1888.
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