Volto di fanciulla

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Volto di fanciulla
Il cosiddetto Volto di fanciulla nel recto del foglio al numero d'inventario D.C. 15572
AutoreLeonardo da Vinci
Data1478-1485 circa
Tecnicapunta di metallo e biacca su carta preparata (recto)
penna e inchiostro su carta preparata (verso)
Dimensioni18.2×16 cm
UbicazioneBiblioteca Reale, Torino

Il Volto di fanciulla è un disegno realizzato da Leonardo da Vinci e custodito oggi nella Biblioteca Reale di Torino (Italia).[1]

Nel 1952, lo storico dell'arte statunitense Bernard Berenson, in occasione del 500º anniversario della nascita di Leonardo, definì questo ritratto il "disegno più bello del mondo".[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il foglio, che presenta entrambi recto e verso disegnati, venne realizzato da Leonardo da Vinci tra il 1478 e il 1485 circa su carta preparata.[1]

Recto[modifica | modifica wikitesto]

Il recto è realizzato con punta di metallo e biacca e vede la raffigurazione di una ragazza, che dà il nome all'opera.[1] Secondo gli studiosi, questo disegno è un tipico esempio degli esperimenti di Leonardo da Vinci sul tema del cosiddetto "ritratto di spalla", che egli apprese tramite gli insegnamenti del maestro Andrea del Verrocchio.[1] Il "ritratto di spalla" consiste nel riprendere la figura rappresentata in movimento da vari punti di vista, con il volto rivolto verso l'osservatore e la veduta di schiena.[1]

La fanciulla rappresentata è stata spesso identificata con Cecilia Gallerani, immortalata da Leonardo nel dipinto della Dama con l'ermellino.[1] Tuttavia, per analogie stilistiche e per datazione, è ad oggi più probabile la tesi che vede qui uno studio preparatorio per l'Angelo della Vergine delle Rocce, di cui esistono una prima versione a Parigi e una seconda versione a Londra.[1]

Verso[modifica | modifica wikitesto]

Invece, sul verso dello stesso foglio è presente una piccola decorazione ornamentale, rappresentata da un intreccio ovale disegnato a penna e inchiostro.[2]

Esso potrebbe rappresentare un motivo simbolico per la realizzazione di un gioiello o di un supporto ligneo di un dipinto.[2] Secondo l'esperto leonardesco Carlo Pedretti, questo disegno è stato ricondotto alla decorazione per il piatto di una legatura.[2]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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