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Channon Gail Christian, di 21 anni, e Hugh Christopher Newsom, Jr., 23 anni, erano una coppia di Knoxville, Tennessee. Furono stuprati, torturati e assassinati dopo essere stati rapiti nelle prime ore della mattinata del 7 gennaio 2007. Vennero aggrediti nella loro automobile.[1][2] Cinque sospetti vennero arrestati e accusati dei delitti; il fatto che tutti i sospetti fossero di razza nera e le vittime una coppia di caucasici, l'inumana brutalità degli atti, la gratuità dei crimini e gli atteggiamenti degli assassini diedero forza alla generale convinzione che il movente delle aggressioni fosse l'odio razziale (vedi 'Reazioni e Accuse di Razzismo nel seguito'). Il gran giurì incriminò quattro dei sospetti per omicidio di primo grado (con possibilità di condanna a morte), rapina, sequestro di persona, violenza carnale e furto (un quinto è stato incriminato a livello federale).

Dei quattro accusati a livello statale, tre (Letalvis D. Cobbins, Lemaricus Davidson e George Thomas) avevano una ricca fedina penale. Dopo un processo con giuria Lemaricus Davidson venne condannato a morte per iniezione letale e Letalvis Cobbins e George Thomas vennero condannati all'ergastolo senza possibilità di libertà anticipata. Vanessa Coleman venne condannata per favoreggiamento a 53 anni di carcere ed Eric Dewayne Boyd venne condannato su capi d'accusa federali per complicità dopo il fatto con riguardo alla aggressione nell'autovettura, e condannato a 18 anni di reclusione.[3] Le condanne di corte statale sono state nel frattempo annullate per irregolarità commesse dal giudice che presedette il processo; questi è stato in seguito espulso dalla magistratura; la ripetizione dei processi (in attesa di ricorso in tutti i casi tranne in quello di Coleman, la ripetizione del cui processo non è stata contestata) erano stati programmati per l'estate e l'autunno del 2012, finché nel maggio del 2012 la Corte Suprema del Tennesse ha annullato la richiesta di nuovi processi.


Le Vittime[edit]

Christian si trasferì dalla Louisiana al Tennessee con la sua famiglia nel 1997. Ha frequentato la Farragut High School ed era laureanda in sociologia alla University of Tennessee. Nel 2008 vennero istituiti un torneo di golf e una Fondazione in memoria di Channon Christian per l'erogazione una borsa di studio a favore di un diplomato della Farragut High School per frequentare l'Università del Tennessee.[4]

Newsom, che era stato giocatore di baseball per la squadra dei Red Devils della Halls High School, si diplomò nel 2002. Fu tumulato agli Woodhaven Memorial Gardens. In onore di Newsom vennero disputati nel 2008 e 2009 due tornei di Little League Baseball allo Halls Community Park. Una borsa di studio in memoria di Newsom viene devoluta ogni anno a beneficio di un giovane giocatore di baseball che si diploma alla Halls High School.[4]


Il Crimine[edit]

Christian e Newsom erano usciti insieme a cena ad un ristorante del posto sabato 6 gennaio 2007; non fecero mai ritorno a casa. Durante la serata i due ragazzi vennero aggrediti in automobile, legati e bendati da tre individui di colore e condotti a forza nell'abitazione presa in affitto da Lemaricus Devall 'Slim' Davidson sulla Chipman Street."[5]

Il lunedì successivo i genitori della ragazza rinvennero la Toyota 4-Runner della figlia a due isolati di distanza dalla casa di Chipman Street con l'aiuto del gestore della rete di telefonia mobile. Una busta ritrovata nel veicolo fornì le impronte digitali che condussero la polizia a Lemaricus Davidson e alla casa al 2316 di Chipman Street. Quando la polizia il giorno seguente si recò all'indirizzo trovò la casa senza occupanti, e il corpo di Channon in un recipiente per la spazzatura, nella cucina.

Secondo la testimonianza del medico legale della Contea di Knox, dr Darinka Mileusnic-Polchan, rilasciata al processo di Eric Boyd, Newsom venne ripetutamente sodomizzato con un oggetto e in seguito bendato, imbavagliato, legato mani e piedi e incappucciato. Venne poi trascinato fuori a piedi nudi fino ad una vicina zona di binari ferroviari. Gli assassini gli spararono alla nuca, al collo e alla schiena e il suo corpo venne dato alle fiamme.

Sempre secondo la testimonianza del medico legale, La morte di Channon venne dopo ore di tortura, avendo subito ferite alla vagina, all'ano e alla bocca. Venne stuprata con un oggetto non determinato e colpita al capo. Il suo corpo è stato strofinato con candeggina, che i suoi aggressori le versarono anche in gola, nel tentativo di rimuovere le tracce di DNA, mentre Channon era ancora viva. Venne poi legata con tende e strisce di lenzuola, il volto coperto da un sacchetto della spazzatura e il corpo nascosto in cique sacchetti più grandi. Venne poi abbandonata nel recipiente per i rifiuti della casa, coperta con lenzuola. Il medico legale asserì che vi erano sufficienti prove per ritenere che Channon morì lentamente per soffocamento.[6]


Gli Indagati e le Accuse[edit]

I quattro indagati erano:

  • George Geovonni "Detroit" Thomas, di 24 anni, (n. il 23 gennaio 1983) ricevette 46 capi d'accusa. 16 capi d'accusa per assassinio indiretto derivante da violenza carnale, rapina, sequestro di persona e furto nei confronti di Christian and Newsom, due capi d'accusa per omicidio premeditato, due capi per rapina pluriaggravata, 4 capi di sequestro di persona pluriaggravato, 20 capi di violenza carnale aggravata e due capi d'accusa per furto.[7]
  • Letalvis "Rome" Cobbins, 28 anni, (n. il 20 dicembre 1982), oggetto dei medesimi capi d'accusa di Thomas. In aggiunta venne accusato dell'aggressione ad una guardia penitenziaria durante la carcerazione preventiva. Nel 2003 Cobbins venne condannato per tentata rapina di terzo grado nello Stato di New York. E' fratello di Davidson. Cobbins venne condannato alla pena dell'ergastolo assoluto (senza possibilità di reimmissione in libertà).[7]
  • Lemaricus Devall "Slim" Davidson, 30 anni di età, (n. il 13 giugno 1981), oggetto dei medesimi capi d'accusa di Thomas. Davidson aveva già scontato una condanna a cinque anni di carcere per attacco al conducente di un'auto e rapina aggravata il 5 agosto 2006.[7]
  • Vanessa Coleman, diciottenne al momento dei fatti, (n. il 29 giugno 1988) venne arrestata dal Dipartimento di Polizia di Lebanon nell'omonima cittadina. E' accusata di 40 capi d'imputazione dello Stato del Tennessee. 12 capi riguardano per assassinio indiretto derivante da violenza carnale, rapina, sequestro di persona e furto nei confronti di Christian and Newsom, un capo d'accusa per omicidio premeditato della sola Christian, uno per rapina pluriaggravata, 4 capi di sequestro di persona pluriaggravato, 20 capi di violenza carnale aggravata e due capi d'accusa per furto.[7][8] Venne riconosciuta colpevole e condannata a 53 anni di reclusione il 30 luglio 2010. Ha descritto i fatti di Knoxville come "una avventura".[3]

In ciascuna requisitoria venne incluso un elevato numero di capi d'imputazione per violenza carnale per consentire un più ampio margine di manovra all'accusa, senza legame numerico con il numero degli atti effettivamente commessi.[9]

  • Eric DeWayne "E" Boyd, 34, venne arrestato in connessione alla fatale aggressione in automobile, ma non venne messo sotto accusa dal gran giurì della Contea di Knox. Boyd venne accusato di crimini federali dinanzi alla Corte Federale distrettuale per complicità dopo i fatti, a causa dell'aiuto che diede ai sospettati nel loro tentativo di evitare le forze dell'ordine. In seguito Boyd venne accusato da Thomas e Cobbins di stupro e omicidio, e venne ottenuto un mandato per raccogliere il suo DNA.[10] Le accuse di Thomas e Cobbins non sfociarono in incriminazioni statali nei suoi confronti;[11] tuttavia Boyd sta scontando una pena di 19 anni in una prigione federale in seguito alla condanna per complicità nell'assalto al veicolo delle vittime.[3]

I primi processi[edit]

Inizialmente venne determinato che i quattro imputati nella Contea di Knox dovessero essere giudicati in procedimenti separati, fra il maggio e l'agosto del 2008.[12] Nel febbraio 2008 la data dei processi venne posticipata al 2009.[13] Judge Richard Baumgartner allowed Thomas and Cobbins to be tried by juries from Nashville, Davidson County.[14] In quello che apparve un tentativo di obbligare l'accusa ad affrontare il caso con la minima quantità di prove medico-legali, la difesa di Thomas presentò una mozione per il rito abbreviato, sostenendo l'insussistenza di evidenze forensi capaci di collegare il loro assistito alla scena del delitto.[15] La mozione venne accolta e la prima udienza del processo a Thomas venne messa in calendario per l'11 agosto 2008. Il giudice Baumgartner stabilì che le telefonate fatte da Thomas ai suoi conoscenti erano prove ammissibili.[16]

Il Procuratore Distrettuale Randy Nichols annunciò che l'accusa avrebbe perseguito la pena di morte sia per Cobbins (che sarebbe stato processato per primo) che per Coleman in caso di riconoscimento di colpevolezza.[17][18] Davidson venne anche accusato di una seconda rapina, commessa dopo gli assassinii.[12] Il clima locale contro gli imputati condusse la difesa a sostenere che era necessario un cambiamento di sede processuale per garantire un processo equo. L'accusa sostenne che durante la fase di voir dire sarebbe stato possibile selezionare una giuria imparziale, e il presidente della Corte in seguito respinse la mozione in quanto "prematura".[19] Il giudice Baumgartner minacciò di espellere la famiglia Newsom dall'aula dopo che il legale di Davidson Doug Trant venne chiamato "jerk" (traducibile con "cretino" o "verme") per avere interrotto una discussione tra i membri della famiglia.[20]

Le Sentenze[edit]

Il 16 aprile del 2008 Eric Boyd venne riconosciuto colpevole dalla Corte Federale di complicità ad una aggressione fatale agli occupanti di un autoveicolo e per non aver comunicato alle autorità la presenza di un noto ricercato.[21] Quello di Boyd fu il primo caso ad essere giudicato e fra gli imputati fu l'unico a non venire accusato di omicidio.[22] Venne condannato alla pena massima di 18 anni in un penitenziario federale.[23] Attualmente si trova nel carcere di Beckley FCI.[24]

Il 25 agosto 2009 Letalvis D. Cobbins venne riconosciuto colpevole dell'assassinio di Channon Christian e Christopher Newsom. Cobbins rischiava la pena capitale poiché era stato riconosciuto colpevole di assassinio indiretto di primo grado nel caso della Christian. Venne riconosciuto colpevole di complicità nell'omicidio volontario di Newsom ma assolto per il suo stupro. La giuria raggiunse il verdetto la mattina del martedì dopo 10 ore di camera di consiglio. [25] Il 26 agosto Cobbins fu condannato all'ergastolo assoluto.[26]

Il 28 ottobre 2009 Lemaricus Devall Davidson venne riconosciuto colpevole di tutti i capi d'imputazione contestati. Venne riconosciuto non colpevole di tre capi riguardanti la violenza carnale aggravata ai danni di Christopher Newsom ma venne riconosciuto colpevole delle imputazioni meno gravi di complicità in violenza carnale. La giuria condannò a morte il Davidson per 4 dei capi d'imputazione.[27]

L'8 dicembre del 2009 George Thomas venne giudicato colpevole di tutti i capi d'imputazione ascritti, inclusi quelli per i quali gli altri imputati sono stati assolti benché il suo caso fosse basato unicamente su prove indiziarie e testimonianze.[28] La sentenza della giuria fu di ergastolo asoluto per ciascuno dei quattro capi di imputazione su cui era applicabile la pena capitale.[29]

Le condanne di Boyd, Cobbins, Davidson e Thomas lasciavano la sola Vanessa Coleman ad attendere il procedimento penale.[30] Il caso della Coleman era complicato dalla circostanza che, benché le autorità federali le avessero concesso l'immunità grazie alla sua collaborazione nel caso dell'aggressione nel veicolo, i tribunali statali avevano deliberato che la garanzia di immunità federale non copriva le accuse dello stato del Tennessee sull'omicidio volontario e lo stupro.[31] On May 13, 2010, Coleman was acquitted of first degree murder but found guilty on lesser charges.[32] On July 30, 2010, she was sentenced to 53 years behind bars.[3]


Appelli e ripetizioni dei processi[edit]

Tutti gli imputati nei casi statali (eccetto quindi Eric Boyd, condannato in una corte federale) ricorsero in appello contro le loro condanne. In questo periodo il giudice che aveva presieduto i processi a livello statale, Richard Baumgartner, uno dei giudici del Tribunale penale della contea di Knox, fu costretto a dimettersi nel marzo del 2011 dopo l'ammissione di una sua dipendenza da sostanze psicotrope (antidolorifici assunti a causa di una pancreatite); il giudice ammise anche di avere avuto rapporti sessuali ed acquistato pillole contenenti sostanze a vendita non libera durante le pause fra le udienze,[33] compromettendo la sua capacità di presiedere udienze processuali negli ultimi due anni di attività e compromettendo la validità di tutti i processi da lui presieduti in questo periodo, inclusi i procedimenti descritti più sopra. In conseguenza Baumgartner venne poi espulso dalla magistratura[34] e su di lui è stata avviata una indagine federale[35]. Il primo dicembre 2011, sette settimane dopo la finalizzazione della procedura di espulsione dalla magistratura di Baumgartner, il giudice Jon Kerry Blackwood accordò la ripetizione dei processi a tutti e quattro gli imputati in corti statali dopo che una indagine del TBI produsse prova del verosimile stato di incapacità di Baumgartner mentre presiedeva tali processi; altri procedimenti penali tenutisi in tale periodo vennero annullati e ne fu disposta la ripetizione. I giurati si espressero negativamente a proposito dell'annullamento dei procedimenti, osservando che essi e non Baumgartner (che aveva favorito la difesa durante il processo) avevano condannato gli assassini.[36]

Blackwood fissò provvisoriamente la ripetizione dei processi fra giugno e novembre 2012, in attesa degli appelli dello Stato sulle decisioni e fissò a 1 milione di dollari la cauzione della Coleman, l'unica imputata che non aveva ricevuto una condanna senza possibilità di libertà condizionata. Blackwood respinse poi la mozione per lo spostamento della sede processuale ma consentì l'eventuale arrivo di giurati dall'esterno della contea di Knox.[37] Grazie al principio ''ne bis in idem'' gli imputati non potranno ricevere condanne più pesanti di quelle inflitte nei procedimenti annullati; di conseguenza soltanto Davidson potrà essere condannato alla pena capitale.[38] La decisione di ripetere i processi di Cobbins, Davidson e Thomas (la decisione di riprocessare Coleman non è stata attaccata in appello) venne stabilita il 13 aprile in una decisione a maggioranza dalla Tennessee Court of Criminal Appeals.[39] Nel maggio 2012 la Corte Suprema del Tennessee ribaltò la decisione di Blackwood di fissare nuovi processi per Cobbins, Davidson e Thomas, commentando che questa decisione non andava intesa come una riduzione di responsabilità o una giustificazione per la cattiva condotta di Baumgartner.[40]

Nel giugno del 2012 un procuratore ha avanzato la richiesta di ricusazione del giudice Blackwood dopo che questi ha invocato la "regola del tredicesimo giurato" per ribaltare la propria decisione e rifiutare di concedere la ripetizione del processo a Cobbins e Davidson (la mozione di ricusazione si riferisce anche al caso di Thomas, anche se per Thomas la decisione di riprocessare è tuttora vigente. La mozione cita il coinvolgimento emotivo di Blackwood nel caso come potenziale fonte di disturbo allo svolgimento di un processo equo e imparziale.[41]



Reazioni e accuse di razzismo[edit]

I media nazionali sono stati criticati per la presunta scarsa attenzione riservata al caso a causa del fatto che le vittime sono di razza caucasica e gli imputati di razza nera; la maggior parte dei resoconti giornalistici sono venuti da media locali e online.[5][42] Queste critiche erano state determinate in parte dai primi resoconti sul caso che riportavano erroneamente atti di violenza persino al di là delle atrocità effettivamente subite delle vittime.[43] La maggior parte dei resoconti iniziali contenenti informazioni errate (riferite da un vice sceriffo federale dopo l'arresto dei sospetti nel Kentucky) furono in seguito smentite dal procuratore distrettuale.[43]

Da più parti ci si è affrettati a negare qualunque ipotesi di odio razziale per l'orrendo crimine. Il presidente dei "Criminal Justice Journalists", una associazione di scrittori, editorialisti e produttori di argomenti relativi a crimine, settore giudiziario e carcerario, disse "Non posso affermare che questo caso avrebbe avuto una maggiore copertura mediatica se cinque bianche fossero stati accusati di aver compiuto queste azioni contro due negri, in assenza di un evidente movente razziale... per quanto sia orrendo questo crimine, l'apparente assenza del coinvolgimento di qualunque gruppo di interesse o di qualunque altro "angolo" [nel senso del resoconto giornalistico] potrebbe anche spiegare la scarsa copertura."[5] Il capo della polizia Sterling Owen IV sostenne l'assenza di prove di una motivazione razzista e che gli assassinii e le aggressioni "sembrano essere stati un atto di violenza casuale."[44] "There is absolutely no proof of a hate crime," said John Gill, special counsel to Knox County District Atty. Randy Nichols. "We know from our investigation that the people charged in this case were friends with white people, socialized with white people, dated white people. So not only is there no evidence of any racial animus, there's evidence to the contrary."[45]

Some commentators continued to disagree, claiming that such a crime would include a motive of racial hatred. Conservative political commentator Michelle Malkin repeated this accusation on her blog and on Fox News' O'Reilly Factor program.[46] Prior to the DA's statement, Newsom's mother sympathized with the "hate crime" position stating, "It may have started out as a carjacking, but what it developed into was blacks hating whites."[45] Christian's father (addressing those whom he believes used his daughter's death to further their own agenda) stated "[the crime] ain't about you."[46]

The case also attracted the attention of white supremacists. On May 27, 2007, around 30 white supremacists led by Alex Linder rallied in downtown Knoxville in protest of the murders. They were met by counter-protestors, many dressed as clowns (parodying the Ku Klux Klan).[47]

After the protest, syndicated columnist Leonard Pitts dismissed claims that the crime was underreported, citing a 2001 report that found "Blacks and Latinos are underrepresented in news media as victims of crime and significantly overrepresented as perpetrators." Pitts added that he was "unkindly disposed toward the crackpots, incendiaries and flat-out racists who have chosen this tragedy upon which to take an obscene and ludicrous stand" and that they and any other white Americans who felt victimized by the perceived under reporting could "cry me a river."[48]

The house at 2316 Chipman Street was bought by Waste Connections, a national garbage collection company with a depot next door to the east, in the fall of 2008. Waste Connections subsequently demolished the house, and replaced it with a simple memorial to Newsom and Christian.[49]

An October 16, 2009 article in The Daily Mail stated, "Ironically, the case has now generated more publicity surrounding the furor over whether or not political correctness was behind the US media’s decision to largely ignore the story than it did for the murders themselves." The same article quoted commentator Michelle Malkin as pointing out, "This case – an attractive white couple murdered by five black thugs – doesn’t fit any political agenda. It’s not a useful crime. Reverse the races and just imagine how the national media would cover the story of a young black couple murdered by five white assailants."[50]


References[edit]

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External links[edit]


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