Berluscones

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Il termine berluscones definiva nel gergo giornalistico italiano gli esponenti politici che condividevano in larga parte la visione politica di Silvio Berlusconi.[1][2] Era usato in genere con una connotazione scherzosa, oppure negativa, poiché sottintendeva un'adesione acritica alle tesi del leader e una fedeltà alla persona più che agli ideali.[3]

Coniato dal giornalista Curzio Maltese[4], il termine è derivato dal più generico peones, già ampiamente utilizzato nel gergo di giornalismo politico per definire i parlamentari di scarsa visibilità, considerati utili solo per l'espressione del voto dietro indicazione delle segreterie politiche dei vari partiti.[5]

Giuliano Ferrara si è autodefinito provocatoriamente tale.[6] Anche politici al di fuori di Forza Italia, ma comunque vicini alle posizioni di Silvio Berlusconi, sono stati indicati come berluscones. Tra questi Carlo Giovanardi e Maurizio Gasparri.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dizionario Italiano online Hoepli - Parola, significato e traduzione [collegamento interrotto], su https://dizionari.hoepli.it/. URL consultato il 17 giugno 2022.
  2. ^ Berluscones - Vocabolario - Virgilio Sapere, su sapere.virgilio.it. URL consultato il 17 giugno 2022.
  3. ^ berluscones: significato e definizione - Dizionari, su berluscones: significato e definizione - Dizionari - La Repubblica. URL consultato il 17 giugno 2022.
  4. ^ Maria Vittoria Dell'Anna, Pierpaolo Lala, Mi consenta un girotondo: lingua e lessico nella seconda Repubblica, Mario Congedo Editore, Galatina, 2004, pag. 133
  5. ^ AA.VV., Teoria politica, Franco Angeli, Milano, 2003, vol. 19, pag. 17
  6. ^ Repubblica.it » spettacoli_e_cultura » Io, uno dei berluscones vi spiego perché mi è piaciuto, su repubblica.it. URL consultato il 30 settembre 2021.
  7. ^ Da impresentabili a "berluscones" la metamorfosi dei post-missini - Politica - Repubblica.it, su repubblica.it. URL consultato il 30 settembre 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Silverio Novelli, Gabriella Urbani, Il dizionario italiano: parole nuove della Seconda e Terza Repubblica, Datanews Editrice, Roma, 1995
  • Indro Montanelli, Mario Cervi, L'Italia del Novecento, Rizzoli, Milano, 1998
  • Jon Elster, Deliberative democracy, Cambridge University Press, Cambridge, 1998
  • Giorgio Gagliardoni, Ferdinando Quinzani, Agitprop e berluscones, Editori Riuniti, Roma, 2002
  • Massimo Castoldi, Ugo Salvi, Parole per ricordare: dizionario della memoria collettiva, usi evocativi, allusivi, metonimici e antonomastici della lingua italiana, Zanichelli, Bologna, 2003
  • Maria Vittoria Dell'Anna, Pierpaolo Lala, Mi consenta un girotondo: lingua e lessico nella seconda Repubblica, Mario Congedo Editore, Galatina, 2004
  • Andrea Bencini, Beatrice Manetti, Le parole dell'Italia che cambia, Le Monnier università - Officina linguistica, Firenze, 2005
  • Giovanni Adamo, Valeria Della Valle, 2006 parole nuove, Sperling & Kupfer, Milano, 2005
  • Gian Luigi Beccaria, Per difesa e per amore: la lingua italiana oggi, Garzanti, Milano, 2006
  • Giammario Battaglia, Business sociale. Come salvare il capitalismo e l'Italia dai politicanti, Google Libri, 2010

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]