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Molti testimoni sostengono che il Ministero della Difesa (MD) britannico ha tentato in qualche modo di ostacolare l'indagine.[1] Oltre 1000 fotografie e filmati che ritraevano l’esercito e gli elicotteri militari originali non sono mai stati messi a disposizione. Inoltre, le pistole utilizzate dai soldati quel giorno, che potevano essere una prova utile ai fini dell’indagine, furono perse dal Ministero della Difesa, il quale ha affermato che furono distrutte tutte. Nonostante tale intralcio, qualche pistola è stata successivamente ritrovata in diversi luoghi (come, ad esempio, a Sierra Leone e a Beirut).[2][3] [4]

Prima di emettere il verdetto, in sette anni la commissione d’inchiesta governativa aveva interrogato oltre 900 testimoni, dando luogo alla più lunga indagine della storia giudiziaria del Regno Unito.[3] Le spese legali hanno suscitato delle critiche; a partire dai 195 milioni di sterline riportati nel rapporto Saville.[5]

28 Gennaio 2007, Corteo del 35° anniversario dedicato alle vittime della domenica di sangue

La pubblicazione del rapporto dell’inchiesta era prevista verso la fine del 2009, ma è stata rinviata fino al termine delle elezioni generali nel Regno Unito del 2010.[6]

Il rapporto dell’inchiesta [7] è stato pubblicato in data 15 giugno 2010 e ha concluso: «a causa dei colpi di pistola da parte dei soldati del primo battaglione Reggimento Paracadutisti durante la “domenica di sangue”, 13 persone sono morte e altrettante persone, più o meno, sono state ferite, nessuna delle quali costituiva una minaccia tale da causare morte o lesioni gravi».[8] Secondo il rapporto Saville, i paracadutisti dell’esercito britannico “hanno perso il controllo”. La sparatoria è stata fatale sia per i civili in fuga sia per coloro che hanno provato ad aiutare quei civili.[9] Il rapporto ha anche dichiarato che l’esercito britannico aveva inventato diverse bugie per cercare di nascondere le proprie azioni [9] e che i civili non erano stati avvertiti dai soldati della loro intenzione di sparare.[10] Contrariamente a quanto asserito precedentemente, il rapporto ha dichiarato che i civili non avevano lanciato né sassi né bombe prima che i soldati aprissero il fuoco e che i civili non costituivano alcuna minaccia.[9]

Il rapporto ha concluso che un cecchino dell’Esercito Repubblicano Irlandese Ufficiale (Official IRA) ha sparato sui soldati dell’esercito britannico, sebbene, in base all’insieme delle prove disponibili, i primi spari furono quelli dell’esercito britannico, i quali avevano ferito Damien Donaghey e John Johnston. L’inchiesta ha rifiutato la versione del cecchino, secondo cui questo colpo rappresentava una rappresaglia. Al contrario, ha dichiarato che McGuinness e un altro membro dell’Esercito Repubblicano Irlandese Ufficiale erano già in posizione e, probabilmente, avevano sparato semplicemente perché si era presentata l’opportunità.[11] In definitiva, l’Inchiesta era inconcludente circa il ruolo di McGuinness a causa della mancanza di prove certe riguardanti i suoi spostamenti. A tal proposito, ha concluso che sebbene lui fosse “impegnato in attività paramilitari” durante la “domenica di sangue” e, probabilmente, armato di una mitragliatrice Thompson submachine, le prove erano insufficienti e l’unica conclusione plausibile era che «[McGuinness] non era impegnato in alcuna attività che potesse fornire una qualsiasi giustificazione a qualunque soldato per aver aperto il fuoco».[12]

  1. ^ "Bloody Sunday footage release calls". BBC News. 30 January 2003. Archived from the original on 14 March 2006. Retrieved 18 May 2007.
  2. ^ "Concern over Bloody Sunday guns". BBC News. 3 April 2000. Archived from the original on 14 March 2006. Retrieved 18 May 2007.
  3. ^ a b Brown, Derek (22 November 2004). "Q&A: Bloody Sunday inquiry". The Guardian. London. Retrieved 18 May 2007.
  4. ^ Philip Jacobson (14 August 2005). "Riddle of the Derry guns". The Sunday Times. London. Archived from the original on 29 June 2011. Retrieved 18 May 2007.
  5. ^ "Bloody Sunday Report Published". BBC News. 15 June 2010. Retrieved 15 June 2010.
  6. ^ "Saville Bloody Sunday inquiry delayed until after poll". BBC News. 6 April 2010. Archived from the original on 9 August 2017. Retrieved 6 April 2010.
  7. ^ "Report of The Bloody Sunday Inquiry". 15 June 2010. Archived from the original on 25 February 2011. Retrieved 15 June 2010.
  8. ^ "The overall assessment". Report of The Bloody Sunday Inquiry. 15 June 2010. Archived from the original on 3 November 2010. Retrieved 15 June 2010.
  9. ^ a b c John Bingham, Rosa Prince and Thomas Harding (15 June 2010). "Bloody Sunday Inquiry: victims were all unarmed and killed without justification, says Bloody Sunday report". The Daily Telegraph. London. Archived from the original on 5 May 2013. Retrieved 15 June 2010.
  10. ^ "Bloody Sunday report states those killed were innocent". BBC News. BBC. 15 June 2010. Archived from the original on 15 June 2010. Retrieved 15 June 2010.
  11. ^ "Report of The Bloody Sunday Inquiry – Volume I – Chapter 3". Bloody Sunday Inquiry. 15 June 2010. Archived from the original on 24 August 2010. Retrieved 15 June 2010.
  12. ^ "Report of The Bloody Sunday Inquiry – Volume I – Chapter 3". Bloody Sunday Inquiry. 15 June 2010. Archived from the original on 24 August 2010. Retrieved 15 June 2010. 3.119 in the course of investigating the activities of the Provisional and Official IRA on the day, we considered at some length allegations that Martin McGuinness, at that time the Adjutant of the Derry Brigade or Command of the Provisional IRA, had engaged in paramilitary activity during the day. In the end we were left in some doubt as to his movements on the day. Before the soldiers of Support Company went into the Bogside he was probably armed with a Thompson sub-machine gun, and though it is possible that he fired this weapon, there is insufficient evidence to make any finding on this, save that we are sure that he did not engage in any activity that provided any of the soldiers with any justification for opening fire.