Gridonia Gonzaga

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Gridonia Gonzaga
Ritratto di Gridonia Gonzaga, artista ignoto XVII secolo
Reggente il Principato di Castiglione
Reggente il Marchesato di Solferino
Stemma
Stemma
In carica1628 –
1639
NascitaCastiglione, 30 settembre 1592
MorteCastiglione, 17 luglio 1650
SepolturaCastiglione
Luogo di sepolturaBasilica di San Luigi Gonzaga
DinastiaGonzaga
PadreRodolfo Gonzaga
MadreElena Aliprandi
Religionecattolica

Gridonia Gonzaga (Castiglione delle Stiviere, 30 settembre 1592Castiglione delle Stiviere, 17 luglio 1650) è stata una religiosa italiana, fondatrice della congregazione delle Vergini di Gesù di Castiglione.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Castiglione delle Stiviere, Basilica di San Luigi. San Luigi presenta alla Vergine le tre nipoti Cinzia, Olimpia e Gridonia

Era figlia di Rodolfo, marchese di Castiglione delle Stiviere, e di Elena Aliprandi, figlia di Giovanni Antonio, ricco banchiere al servizio dei Gonzaga[1].

A seguito dell'assassinio del padre Rodolfo, avvenuto il 3 gennaio 1593 sulla porta della chiesa prepositurale di Sant'Erasmo a Castel Goffredo alla quale assistette la sorella Cinzia e la madre Elena, quest'ultima nel maggio 1596 si trasferì a Borgoforte con le tre figlie Cinzia, Olimpia e Gridonia e sposò il nobile Claudio I Gonzaga, con il quale ebbe in seguito quattro figli maschi e due femmine.

Nel 1602 Olimpia fece ritorno a Castiglione assieme alle sorelle e furono affidate alle cure dello zio Francesco Gonzaga, succeduto a Rodolfo e nominato tutore delle nipoti dall'imperatore. Trascorse alcuni anni della sua vita nel monastero di San Giovanni a Mantova.

Castiglione delle Stiviere, il collegio delle Nobili Vergini di Gesù

Padre Virgilio Cepari (1563-1631), gesuita e compagno di studi dello zio Luigi Gonzaga, confessore di Cinzia Gonzaga, le consigliò di fondare un collegio femminile religioso (denominato "delle Vergini di Gesù") sul modello di quello di Hall in Tirol presso Innsbruck. Durante il soggiorno a Roma Cinzia, prima di fare ritorno a Castiglione, sottopose il suo progetto nell'udienza del papa Paolo V nel 1607 ricevendone la sua approvazione e coinvolgendo anche le altre due sorelle Olimpia e Gridonia.

Il collegio femminile venne aperto in casa Aliprandi (appartenente alla famiglia della madre Elena Aliprandi) con altre sette giovani[2][3] il 21 giugno 1608 (festa di san Luigi) e la cerimonia si svolse nella basilica di San Sebastiano. L'istituzione venne approvata civilmente dal marchese Francesco il 27 settembre successivo. Scopo principale del collegio era impartire un'educazione a giovani provenienti da buona famiglia, le quali, con la dote donata al collegio, contribuivano al sostentamento dello stesso. Le appartenenti alla compagnia, giovani nobili o provenienti da famiglie distinte, non erano religiose nel senso canonico del termine: emettevano solo il voto di castità, il giuramento di perseveranza e la promessa di obbedienza alla superiora della casa (che portava il titolo di prelata), che divenne per prima Cinzia Gonzaga. A guidare spiritualmente il collegio fu chiamato padre Virgilio Cepari.

Dal 1628 al 1630 e quindi fino al 1635 fu Reggente il Principato di Castiglione per conto del nipote Luigi I Gonzaga; dal 1630 al 1639 fu anche Reggente il Marchesato di Solferino per conto di Carlo Gonzaga.[4]

Nel 1630 Gridonia venne colpita dal morbo della peste ma sopravvisse.

Morì a Castiglione il 17 luglio 1650 e il suo corpo fu posto in una teca di vetro tuttora conservata insieme a quelli delle due sorelle nella basilica di San Luigi.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni
Ferrante Gonzaga Aloisio Gonzaga  
 
Caterina Anguissola  
Rodolfo Gonzaga  
Marta Tana Baldassarre Tana  
 
Anna Della Rovere  
Gridonia Gonzaga  
Giovanni Antonio Aliprandi  
 
 
Elena Aliprandi  
Camilla Pavesi  
 
 
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gonzaga 2
  2. ^ Le sette giovani erano: Rodomilla Tissomburga, Anna Vangioni, Lelia Petrocini, Francesca Pastorio, Paola Carminati, Catterina Stagni e Anna Bellomi.
  3. ^ Bartolomeo Arrighi, Storia di Castiglione delle Stiviere sotto il dominio dei Gonzaga, Mantova, 1853.
  4. ^ Massimo Marocchi, I Gonzaga di Castiglione delle Stiviere. Vicende pubbliche e private del casato di San Luigi, Verona, 1990.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Bartolomeo Arrighi, Storia di Castiglione delle Stiviere sotto il dominio dei Gonzaga, Mantova, 1853.
  • Massimo Marocchi, I Gonzaga di Castiglione delle Stiviere. Vicende pubbliche e private del casato di San Luigi, Verona, 1990. ISBN non esistente.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Reggente il Principato di Castiglione Successore
Francesco Gonzaga 1628 - 1630 Luigi I Gonzaga I
Luigi I Gonzaga 1630 - 1633 Ferdinando I Gonzaga II
Predecessore Reggente il Marchesato di Solferino Successore
Cristierno Gonzaga 1630 - 1639 (riunito nel Principato di Castiglione)
Controllo di autoritàVIAF (EN52497722 · ISNI (EN0000 0000 4942 864X · BAV 495/324996 · CERL cnp00554241 · LCCN (ENnr96024632 · GND (DE119376385 · WorldCat Identities (ENlccn-nr96024632